Zheng Manqing – Cheng Man Ching

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GrandMaster Zheng Manqing o Cheng Man-ch’ing (Cheng Man Ching) (1901- 1975) era conosciuto come il Maestro delle 5 Eccellenze, per la sua abilità nel Taiji, nella pittura, nella poesia, nella scrittura e nella medicina cinese, non stancandosi mai di apprendere con la curiosità di un bambino. Raggiunta l’età di 75 anni, pronto per continuare il suo viaggio Cheng Man Ching disse: “dovessi morire non avrei rimpianti”. Fu il modo di salutare le persone care, fu trovato morto quella notte, sereno come se dormisse.

Investire in perdita

Investire in perdita racchiude moltissimi significati. Uno di questi costituisce la chiave stessa del processo corretto di apprendimento profondo. Tutti, eccettuati forse quelli sotto la terza forza del sole, iniziamo un percorso interiore per ottenere qualcosa: abilità in combattimento, una migliore salute, più autostima e rispetto degli altri, poteri paranormali, etc. Questo è del tutto normale. L’ego continuamente si chiede come possa la pratica taiji aumentare le sue probabilità di sopravvivenza, come possa in questo modo realizzare “se stesso” ed essere amato da tutti, come possa sviluppare capacità paranormali per essere “più” degli altri. Tuttavia ad un certo punto della pratica di taiji, supportato dalla parte profonda che inizia a risvegliarsi e dai maestri genuini, guide interiori, forze superiori, è necessario smontare questo processo dell’ego e puntare direttamente allo sviluppo interiore, lasciando come collaterali i benefici della pratica, senza prestarvi troppa attenzione.

L’avversario usa tutta la sua forza esterna e velocità; in risposta il praticante può utilizzare le proprie e cercare di ottenere subito una vittoria dell’ego sull’avversario. Tutto il suo apprendimento sarà così incentrato sullo sviluppo e su come sfruttare al meglio la forza fisica e la velocità, per ottenere “vittorie” oggi. Oppure può investire in perdita, con una forte connessione con la parte profonda e una forte intenzione può continuare a tentare di generare risposte profonde e a non reagire superficialmente, riattivando la mente superficiale. Attraverso l’interazione tra consapevolezza e intenzione, nella prospettiva del fallimento effettuato, l’intelligenza profonda potrà gradualmente svilupparsi. Abbandonandosi per lungo tempo alla sconfitta “esteriore” e al corretto investimento interiore, finalmente liberi dall’ego che vuole tutto e subito, la parte profonda, prima, e lo Spirito, dopo, potranno esprimersi, praticamente parlando, senza alcun limite.

“Se volete essere o apparire bravi in quello che fate, semplicemente continuate ad eseguire (con successo) quello che già sapete fare, se volete scendere più in profondità, continuate, connessi con la parte profonda, a cercare qualcosa che è al di fuori della vostra portata”
Patrick A. Kelly citazione libera riportata a memoria

Master Huang Xingxian – Huang Sheng Shyan – Studente di GM Zheng Manqing – Cheng Man-Ch’ing